Una massima di Miles Fryer, co-fondatore di “How To Built a Brand”, recita: “Gestire il tuo brand non è un evento isolato (singolare) ma un processo continuo.”

Perché il tuo brand è come il vestito che indossi, tu non puoi vederlo, se non davanti uno specchio (leggi “metodo di analisi”) ma gli altri sì e, secondo ciò che vedono, percepiscono il tuo valore (leggi “vantaggio nel lavorare con te”). E allora per noi stessi, nelle relazioni che tessiamo quotidianamente, curiamo il nostro “look” sempre o solo occasionalmente? Sono sicuro che la gran parte di voi, da buoni italiani risponderà “sempre”, e allora perché dovrebbe essere diverso per l’attività lavorativa? Per il nostro brand (ciò che siamo quando proponiamo servizi e prodotti)?

Un brand cucito a mano richiede un’idea di fondo, uno stile, un perché e cosa vogliamo comunicare con il nostro abbigliamento. Restando nella metafora del vestito, vi lascio alcuni passi, a mio avviso, fondamentali per iniziare a cucire il nostro brand cucito a mano:

  • VALORI – Quale stile mi appartiene? Cosa deve comunicare il mio abbigliamento?

  • PUNTI DI FORZA – Quale parte di me devo mettere in evidenza?

  • RISORSE – Quali sono le mie risorse (competenze, relazioni, strumenti, budget)

  • CANALI DI COMUNICAZIONE – Quali modelli e quali stoffe sono adatte per il mio look?

  • AUDIENCE – Chi vado ad incontrare?

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Queste domande non hanno necessariamente questo ordine ma partire dai nostri VALORI può essere, di sicuro, il buon primo passo. Cinque passi, parte del processo di promozione di sé stessi: il Personal Branding, il processo per cucire a mano il tuo brand!